Verbania nasce nel 1939 dalla fusione di alcuni popolosi comuni che si trovavano in questa zona, tra cui soprattutto Intra, Pallanza e Suna. Situate in zona collinare, queste cittadine da sempre hanno goduto della vicinanza con il Lago Maggiore, infatti vi è testimonianza di alcuni insediamenti della popolazione dei Leponzi.
La storia di Verbania parte con l’impero romano, che arrivò fino a questi ameni luoghi, e in effetti Intra deve il suo nome proprio agli antichi romani, che vi si stabilirono.
Nel periodo medioevale la zona del Verbano era di proprietà dei conti di Biandrate, popolosa cittadina posta verso la fertile pianure. Nel 1220 la città fu infine ceduta al vescovo di Novara, che rimase al comando di queste zone per lungo tempo.
Nell’alto medioevo e nel rinascimento, la zona dove ora sorge Verbania divenne di proprietà dei vari signori che governavano in Lombardia; dapprima furono i Visconti ad acquisire queste terre, che divennero poi dei conti Borromeo.
Grazie al grande potere della famiglia Borromeo, le cittadine di Pallanza e di Intra non vennero toccate dai governi che in quei secoli si succedettero nel nord Italia, anche perché la posizione arroccata tra le montagne sembrava poco interessare ai regnanti che si divisero la pianura Padana.
In seguito la zona del Verbano entrò a far parte del Regno d’Italia, fin dall’inizio della sua storia. Oggi queste zone sono particolarmente vocate all’industria e al turismo, perché la popolazione del Verbano ama darsi da fare e lavorare in modo alacre. E si vede da tutto quello che è riuscita a costruire.
Questi piccoli paesi non furono il luogo natale di moltissimi personaggi famosi, se si escludono alcuni rari casi, come ad esempio Luigi Cadorna, nato a Pallanza.
Sono tanti, oggi, i monumenti che si possono ammirare soprattutto nel centro città e che riportano alla mente la Verbania storia e cultura.